I gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto della nostra associazione

I gruppi di auto mutuo aiuto della nostra associazione

Alla seconda pagina del nostro statuto, tra le attività e le finalità, leggiamo:

la creazione di gruppi di auto e mutuo aiuto tra famiglie (gruppi AMA), coordinati da un genitore e da uno psicoterapeuta scelti dall’Associazione

e questa scelta ha motivazioni precise.

Di gruppi AMA ce ne sono di diversi tipi: quelli tra pari, quindi, senza la figura dello psicologo che accompagna, quelli terapeutici, dove invece lo psicologo guida e cura i partecipanti, oppure quelli come i nostri, in cui i gruppi sono gestiti e organizzati da un genitore, con l’aiuto dello psicologo.

Perché, quindi?

Abbiamo fondato la nostra associazione di genitori di ragazzi in condizione di ritiro sociale volontario (o Hikikomori) perché abbiamo sentito quanto fosse importante e utile confrontarsi tra persone che vivevano le stesse difficoltà. Essenziale per non sentirsi soli, per non sentirsi genitori incapaci, per non sentirsi colpevoli di aver “rovinato’ un figlio che sembrava avere tutte le caratteristiche per farcela alla grande, nella vita.

Dal primo incontro, infatti, ascoltare le parole di chi sta vivendo o ha vissuto esattamente la stessa montagna russa di emozioni e problemi, fa tirare un enorme sospiro di sollievo. E poi, si trova grandissimo aiuto nel conoscere le strategie messe in atto, gli strumenti disponibili e il cambiamento di mentalità che è richiesto, a tutti noi genitori, se vogliamo provare ad aiutare i nostri figli a riprendere fiducia in sé stessi, nella vita, nel mondo che li circonda.

E questo risultato, per fortuna, è stato raggiunto da tanti ragazzi, qui. Perché davvero, cambiando il clima che si respira in famiglia, cambiando lo sguardo con cui noi genitori li osserviamo, anche i nostri figli stanno meglio, tornano a respirare, tornano a fidarsi.

Come funzionano dunque questi gruppi AMA?

Innanzitutto, i genitori che scoprono la nostra realtà ci contattano, e solo dopo un primo colloquio, quando il nostro rappresentante capisce che realmente il disagio descritto rientra nel fenomeno del ritiro sociale volontario, invita il genitore a partecipare ad uno dei nostri incontri AMA.

Questi incontri si tengono in presenza, quando i regolamenti sanitari lo consentono, perché la presenza dà, in queste  situazioni, un livello di comunione ed empatia molto diverso dall’on line. Normalmente il genitore coordinatore, dopo aver sentito psicologo e genitori, fissa una data per l’incontro, altrimenti viene stabilito che ogni data domenica del mese ci si riunisce. Il coordinamento avviene attraverso una chat dedicata al singolo gruppo. Qui si scambiano informazioni e supporto.

Durante l’incontro, che ha una durata un po’ variabile a seconda delle circostanze e delle esigenze che i partecipanti portano di volta in volta, il genitore coordinatore gestisce delicatamente la durata dei singoli interventi, cercando di coniugare la possibilità che tutti devono avere, di poter esprimere le loro problematiche, con la necessità di concludere entro un tempo massimo. Indicativamente 3 ore. Quando entrano nuovi partecipanti, gli altri si presentano brevemente, raccontando le vicissitudini che li hanno condotti lì.

Quando il dialogo tra i genitori presenta un argomento nuovo o si incontrano perplessità, lo psicologo facilitatore interviene e dà un parere.

Al termine dell’incontro, il genitore coordinatore del gruppo o chi per lui, normalmente redige un resoconto dei temi trattati, che viene poi inviato sulla stessa chat appena pronto, dopo aver ricevuto il benestare dello psicologo. Per salvaguardare la privacy, nel resoconto si omettono nomi e dati che possano far risalire ai protagonisti. La riservatezza delle informazioni raccolte è per noi un elemento di primaria importanza.

Di Angela Berti, vice presidente dell’associazione AMA HIKIKOMORI APS.